Danneggia un camion e ferisce tre poliziotti: Patteggia 6 mesi e torna libero

Ieri mattina è stato processato per direttissima dal giudice Eugenio Pergola, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamenti. Su richiesta del pm Annita Sorti è stato convalidato l’arresto e il difensore dell’ucraino, l’avvocato Fabio Gasparini, ha patteggiato per lui sei mesi di reclusione (pena sospesa). L’autotrasportatore è stato poi rimesso in libertà e ha potuto ripartire alla volta dell’Ucraina.

Risarcimento danni per il convivente

Un operaio, mentre è intento al lavoro in un cantiere edile, precipita nella tromba dell’ascensore e si procura gravissime lesioni.
Agiscono per il risarcimento del danno sia lui, sia sua moglie; quest’ultima lamenta il danno non patrimoniale subito personalmente a seguito dell’accaduto.
Integra di per sé un danno risarcibile il pregiudizio recato al rapporto di convivenza, da intendere quale stabile legame tra due persone connotato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti, anche quando non sia contraddistinto da coabitazione.

Lite al “Perla”, due carabinieri feriti

Ieri s’è celebrato il processo per direttissima da parte del giudice Rodolfo Piccin. Titolare dell’inchiesta il pm Pier Umberto Vallerin (sostituito in aula dal Vpo Patrizia Cau). L’imputato è stato difeso dall’avvocato di fiducia Fabio Gasparini, ha patteggiato tre mesi e 10 giorni (pena sospesa) e rimesso in libertà.

Piazza sconnessa, cade con la bici

A seguito di una caduta in bicicletta a causa di una buca c’è chi si fa male: è successo sabato sera a un ciclista sanvitese, feritosi al volto. Come ha raccontato, stava percorrendo il piazzale, quando la ruota anteriore della sua bicicletta si è incastrata tra le mattonelle sconnesse accanto a un tombino. Inevitabile il balzo in avanti: il sanvitese ha battuto il volto a terra. Perdeva molto sangue da un taglio sullo zigomo sinistro, subito gonfiatosi, e si è recato al pronto soccorso, dove gli sono stati applicati tre punti di sutura. Ora sta valutando con un legale di inoltrare una richiesta di risarcimento al Comune.

RESPONSABILITÀ DEL PRIMARIO OSPEDALIERO

Il primario ospedaliero – che, ai sensi del d.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, art. 7, ha la responsabilità dei malati della divisione e il connesso obbligo di definire i criteri diagnostici e terapeutici, che gli aiuti e gli assistenti devono seguire – deve avere puntuale conoscenza delle situazioni cliniche che riguardano i degenti nonché delle iniziative intraprese dagli altri medici cui il paziente sia stato affidato, a prescindere dalle modalità di acquisizione di tale conoscenza (con visita diretta o a mezzo di interpello degli operatori sanitari) e indipendentemente dalla responsabilità di questi ultimi, e tanto allo scopo di vigilare sulla esatta impostazione ed esecuzione delle terapie, di prevenire errori e di adottare tempestivamente i provvedimenti richiesti da eventuali emergenze.

Omicidio colposo in incidente stradale

Per accusare il conducente di una autovettura di velocità eccessiva e, comunque, non consona allo stato dei luoghi (art. 141 C.d.S.), così da ritenerlo responsabile della morte occorsa a terzi in sinistro stradale, vanno accertatela prevedibilità della situazione di pericolo e la possibilità di avvistare detta situazione, che avrebbe dovuto indurre il conducente medesimo a rallentare.

Danno da fermo tecnico in incidente stradale

È possibile la liquidazione equitativa del danno cd. da “fermo tecnico” anche in assenza di prova specifica, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dall’uso effettivo a cui esso era destinato.

Fiera negata, la Pro si rivolge ai legali

La mancata partecipazione della Pro San Vito alla Sankt Veiter Wiesenmarkt: le annunciate lettere di Pro loco e Comune partiranno nelle prossime ore verso la gemellata Sankt Veit, ma il direttivo della Pro, come riferisce il presidente Luigi Sandri, ancora si riserva «la decisione sulle eventuali dimissioni». Non si sarebbe ancora appreso il contenuto della missiva del Comune, a dire di Sandri determinante per prendere la decisione.

Spaccio di droga: patteggiano sei giovani

Hanno scelto la strada del patteggiamento sei giovani finiti nei guai perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di reati attinenti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri, infatti, davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Pordenone, Patrizia Botteri, sono comparsi R.S., 21 anni, cittadino russo residente a Maniago ..