Le trattative per la compravendita di un camper avevano avuto un seguito violento. A. T., 39 anni, dovrà difendersi dall’accusa di lesioni gravi per aver schiacciato – spappolandogliela – una gamba a D. P., 38, di Sacile, a sua volta imputato di minacce. Il processo ieri si è sdoppiato. P., difeso dall’avvocato Chiara Bidon, ha patteggiato 16 giorni convertiti in 4 mila euro di multa. T., assistito dall’avvocato Fabio Gasparini, comincerà a difendersi dalle accuse nell’udienza fissata per il 13 gennaio.

I fatti risalgono al 7 agosto del 2012. I due si erano incontrati per perfezionare le trattative sulla compravendita di un camper. Ad affare concluso, T. sarebbe stato aggredito con un pugno e minacciato da P., che gli avrebbe afferrato la maglietta inserendosi all’interno un oggetto contundente. Risaliti sulle rispettive auto, T. avrebbe inseguito l’Alfa 156 di P. per avere dei chiarimenti. Nella zona artigianale di Roveredo, vicino a una cava dismessa, si erano fermati. Ad un certo punto T. avrebbe perso il controllo della sua Audi A6: a causa delle ciabatte infradito, è sempre stata la sua difesa, il piede sarebbe scivolato sull’acceleratore. Aveva travolto P. procurandogli il grave politrauma alla gamba sinistra (quattro mesi di prognosi).

Mentre a Roveredo arrivavano i soccorritori del 118 e i carabinieri del Norm di Sacile, T. andò a costituirsi in Questura e fu arrestato. Dopo un lungo interrogatorio con il gip, fu ammesso ai domiciliari, misura cautelare successivamente annullata dal Tribunale del Riesame di Trieste.

(dal Gazzettino del 24.09.2014)

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