PORDENONE – Diventato autistico a causa delle vaccinazioni fatte da 3 a 5 mesi di vita. È quanto sostengono i genitori e i legali di un ragazzino spilimberghese affetto da autismo con crisi epilettiche. Un bambino che allo stato non ha neppure i benefici di legge perchè l’Ass 6 non gli ha riconosciuto il nesso di causalità tra le vaccinazioni e la malattia. Ora, per ottenere il giusto indennizzo e le esenzioni la famiglia ha deciso di ricorrere alle vie legali impugnando l’atto con il quale l’azienda sanitaria gli ha negato i benefici. Con la causa promossa davanti al giudice del lavoro i legali della famiglia vogliono riconoscere il nesso di causalità tra le vaccinazioni e la malattia.
A sostegno è stata presentata una accurata perizia di parte redatta da uno specialista, il medico legale milanese D.M. Secondo la perizia l’Ass 6 avrebbe dovuto essere più prudente quando si è trattato di vaccinare il bambino. Perchè? Perchè all’età di due mesi, una quindicina di giorni prima dell’appuntamento, il neonato aveva manifestato una dermatite atopica sul volto e sulle braccia, segno – secondo la perizia di parte – che il sistema immunitario poteva avere dei problemi. Un segnale d’allarme che avrebbe dovuto indurre nei sanitari un atteggiamento prudenziale evitando, almeno, le vaccinanzioni facoltative. C’è da dire, però, che secondo il ministero la dermatite atopica non è un segnale del quale tener conto per evitare le vaccinazioni.
Al bimbo furono somministrate l’antipolio, la DiftoTetanoPertosse e il vaccino contro l’epatite B. L’unico segnale evidente fu un aumento della dermatite. Alcuni mesi dopo, furono fatti i richiami, ma a distanza di tre giorni iniziarono i problemi. Spasmi, movimenti non controllati del corpo, dondolio della testa, urla e irritabilità. I sintomi aumentarono sino a quando, nel 2000 (il bambino aveva 13 mesi) gli accertamenti al Burlo di Trieste indicarono la diagnosi: autismo con crisi epilettiche.
Solo nel 2007 la famiglia decise di chiedere all’Ass 6 il riconoscimento dei benefici assistenziali a fronte di reazioni avverse post vaccinali, ma l’Azienda 6 ha negato i benefici, indennizzo ed esenzioni. Contro il rifiuto gli avvocati Saverio Crea di Firenze e il pordenonese Fabio Gasparini hanno deciso di opporsi e ricorrere. Se il giudice del lavoro dovesse riconoscere il nesso di causalità tra vaccinazioni e autismo si aprirebbe la strada per un’altra causa di risarcimento vero e proprio del danno che in quel caso sarebbe milionario. Oggi il bambino ha 12 anni e vive in casa con i genitori, che vivono in una modesta situazione economica.
(Tratto dal Gazzettino di Pordenone del 4 Febbraio 2012 – Loris Del Frate)