ZOPPOLA Era accusato di maltrattamenti ed estorsione nei confronti della madre e di falsa autocertificazione per il passaggio di proprietà di un’auto.

P.M., 41 anni, di Zoppola, è stato assolto dall’ultima accusa mentre maltrattementi ed estorsione sono stati riqualificati come esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Pertanto l’uomo è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Pordenone Rodolfo Piccin a un anno di reclusione con la sospensione condizionale della pena. P.M. è stato rimesso in libertà.

Il capo di imputazione riassumeva ipotesi di accusa di fatti che sarebbero stati commessi tra marzo 2008 e novembre 2010. In particolare, Marchi era accusato di avere picchiato più volte la madre, chiedendole quotidianamente, previa minaccia, del soldi. La terza accusa riguardava un passaggio di proprietà che l’uomo avrebbe fatto utilizzando un’autocertificazione alla motorizzazione civile non veritiera. L’uomo, assistito dall’avvocato Fabio Gasparini, è stato assolto dalla terza accusa, mentre i primi due fatti sono stati riqualificati come esercizio arbitrario delle proprie ragioni, riconducibili a motivi di salute.

(Messaggero Veneto 15/1/2013)

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