>Pordenone sarà una delle prima città italiane a dotarsi di un tribunale privato completamente composto da professionisti. Si tratta di una camera arbitrale per risolvere in modo veloce e dai costi chiari sin dall’inizio ogni tipologia di controversia. A dar vita a questo “giudice privato” sono stati l’Ordine degli avvocati presieduto da Rosanna Rovere e il Consiglio dei notai con a capo Francesco Simoncini. Il pool di legali e notai pronti a valutare i singoli casi e emettere lodi con valore di autentiche sentenze avrà sede in piazza Giustiniano 5, dove si trova già l’organismo di mediazione (le due istituzioni non vanno confuse in quanto il primo è un organo previsto dalla legge e a cui bisogna necessariamente ricorrere prima di una causa giudiziaria mentre l’arbitro è un giudice terzo a cui ci si rivolge volontariamente).

I benefici di questa nuova realtà? “Un servizio trasparente e capace di risolvere le controversie in modo celere, con la doppia garanzia di un costo preventivato sin dalla prime fasi e di un’indipendenza totale dell’organo giudicante”, ha commentato al proposito la Rovere. Un’iniziativa simile è stata proposta qualche giorno fa a Bari e sta già riscuotendo un certo successo, soprattutto perché è aperta a tutti: cittadini, società, operatori economici e astrattamente persino pubbliche amministrazioni. A esporre i retroscena di questa struttura organizzata, in un apposito convegno martedì 29 settembre nel pomeriggio (in piazza Giustiniano) dopo l’introduzione della Rovere e di Simoncini, saranno il professor Luigi Garofalo, il notaio spilimberghese Andrea Maistrello e il legale del foro di Venezia Fabio Sportelli. Per Pordenone interverrà l’avvocato Alvise Cecchinato.

(Dal Friuli del 28.09.2015)

Il Consiglio Direttivo della Camera Arbitrale Forense di Pordenone è così composto: Presidente avv. Rosanna Rovere, Segretario Avv. Anna Tomasini, Tesoriere avv. Alvise Cecchinato, Consiglieri avv. Silvia Querini e avv. Fabio Gasparini.

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